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Uno Bianca

by BOLOGNA VIOLENTA

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  • Compact Disc (CD) + Digital Album

    Cd in digifile, ovvero un gatefold 5", come se fosse un minivinile.

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  • T-Shirt/Apparel + Digital Album

    T-shirt nera in cotone con stampa bianca

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  • Vinile 12" gatefold + free download
    Record/Vinyl + Digital Album

    Vinile 12 pollici gatefold, con tanto di guida all'ascolto, per non farci mancare mai niente, e codice per il free download.
    Questo significa che, se compri questo vinile da qui, potrai scaricare il disco immediatamente, in più avrai un flyer con un altro free download da regalare ad un amico o ad un nemico. A scelta.

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  • Limited edition tape
    Cassette + Digital Album

    Uno Bianca in cassetta, in edizione limitata e numerata.
    Con guida all'ascolto, adesivi e spilla dentro un sacchetto trasparente.

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    Sold Out

1.
Mezzanotte circa I fratelli Savi si avvicinano in macchina al casello autostradale. Entrano nel casello in retromarcia a folle velocità. Mettono a segno il colpo con il motore fuorigiri. Fuga in autostrada.
2.
Ore 7 circa Fabio Savi entra nel gabbiotto del casellante e gli chiede i soldi. Il portavalori è già passato e in cassa non c'è denaro. Fabio spara alla gamba del casellante. Roberto strattona un altro impiegato. Fuga. (1 ferito)
3.
Ore 22.30 Una telefonata avvisa la vittima che deve legare una valigia contenente denaro sotto un ponte dell'autostrada. La vittima è costretta a fermarsi ad ogni cavalcavia tra Rimini e Cesena finché non trova la fune. Lega la valigia. Dal bagagliaio della sua auto esce un poliziotto. Da sinistra arriva un'auto a fari spenti. I Savi sparano al poliziotto. Dall'auto che sopraggiunge scende un altro poliziotto che spara tre colpi verso i Savi. I Savi aprono il fuoco sull'auto in arrivo e fuggono tra i campi. (1 morto e 2 feriti)
4.
Ore 18 circa I Savi arrivano in auto a gran velocità di fronte al supermercato. Sparano immediatamente alle guardie giurate che prelevano l'incasso. Fuggono con in mano un sacco contenente inutili documenti. (1 morto e 6 feriti)
5.
Ore 20 circa Quattro guardie giurate arrivano a bordo di un furgone e un'auto. In due ispezionano i dintorni e danno il via libera all'operazione. Un terzo scende dal furgone e preleva i soldi. Uno dei fratelli Savi fa esplodere un ordigno. La quarta guardia giurata scende dal furgone per soccorrere i colleghi. Marino Occhipinti spara un colpo e la uccide. Un Carabiniere di passaggio assiste alla scena e spara tre colpi in direzione della banda. Fuga rocambolesca. (1 morto e 3 feriti)
6.
Ore 22.30 Per due volte i Savi tentano invano di rapinare il portavalori della Coop. Al terzo tentativo arriva una pattuglia dei Carabinieri. Uno dei militi chiede i documenti a Roberto Savi. Roberto cerca di essere accondiscendente, ma non vuole farsi identificare. Si gira e torna verso la macchina. Di scatto si rigira e spara col fratello Fabio dodici colpi in direzione della pattuglia. I Savi fuggono mentre i due Carabinieri morti giacciono nell'Alfetta ancora accesa. (2 morti)
7.
Ore 21.00 I Savi arrivano alla Coop con l'idea di far saltare la cassa continua. Sparano subito vari colpi di fucile a pompa per disperdere la gente. Fuggono senza bottino. (3 feriti)
8.
Ore 22 circa Arrivano due blindati per prelevare il denaro. Scendono due guardie giurate dando il via libera. Scendono anche le altre due guardie e prendono il denaro. Dall'alto di una rampa vengono sparati quattro colpi che feriscono tutte le guardie. Una di queste reagisce e spara sedici colpi contro i Savi. Fabio Savi lancia una bomba verso il furgone, ma sbaglia il bersaglio e gli esplode a pochi metri. L'ultima guardia rimasta illesa dentro il furgone si dà alla fuga. I banditi vanno via urlando e sparando colpi di fucile in aria. Un pensionato di passaggio cerca di fermare Roberto Savi. Il bandito prima lo fa cadere dalla bici e poi gli spara col fucile. (1 morto e 2 feriti)
9.
Ore 9.00 Arriva il furgone portavalori con i soldi delle pensioni. Roberto Savi e Pietro Gugliotta entrano nell'ufficio postale. Il primo appoggia una bomba su una balaustra. Il secondo spara un colpo in aria e fa sdraiare tutti a terra. La bomba esplode mandando in frantumi i vetri della sede postale. Alcune persone allarmate escono dal bar adiacente all'ufficio. Fabio e Alberto Savi sparano colpi di fucile contro queste ultime per farle rientrare. Roberto e Pietro escono dall'ufficio e fuggono in auto con il resto della banda. (1 morto e 45 feriti)
10.
Ore 19.30 Roberto e Fabio Savi fermano un passante scambiandolo per il proprietario della tabaccheria. Gli chiedono di consegnare loro il borsello con gli incassi della giornata. Il passante non capisce e continua a camminare per la sua strada. Roberto gli spara a una mano. Il passante entra in tabaccheria per chiedere aiuto. I Savi si fanno dare i soldi della cassa ed escono. Un altro passante, che ha assistito dalla sua auto alla scena, urla di chiamare la Polizia. Fabio gli chiede di consegnare il foglio su cui ha annotato il numero di targa della loro auto. L'uomo esce dall'auto e cerca di allontanarsi. Fabio lo fredda con un colpo alla nuca. (1 morto e 1 ferito)
11.
Ore 19.30 circa Roberto e Fabio Savi arrivano al campo Rom di via Santa Caterina di Quarto. I due scendono dall'auto e cominciano a sparare sulle roulotte con un fucile ed una pistola. (9 feriti)
12.
Ore 13.00 Roberto e Fabio Savi sono nel parcheggio di un supermercato in cerca di un'auto da rubare. Non trovandola si allontanano. Sul marciapiede a destra notano due lavavetri magrebini. Uno dei Savi spara, ferendoli entrambi. Fuga a gran velocità. (2 feriti)
13.
Ore 8.30 Roberto e Fabio Savi provano a rapinare un supermercato, ma falliscono il colpo. Vanno al campo Rom di via Gobetti. Fabio scende, si appoggia al tetto della macchina e spara sette colpi. (2 morti e 2 feriti)
14.
Ore 17.30 La Uno bianca arriva velocissima al distributore. Dall'auto scende Roberto Savi e chiede l'incasso al titolare. Uscendo dall'ufficio il titolare vede suo fratello e gli fa un gesto col braccio. Roberto gli spara. La cognata del titolare va verso l'autolavaggio dove sta arrivando un cliente. Un altro fratello del titolare, dall'autolavaggio si dirige verso il distributore. Sente un sibilo e il cliente, colpito, gli cade addosso. I Savi fuggono e vanno a prendere una seconda auto. Un passante vede l'auto abbandonata e guarda all'interno di essa. Da dietro arrivano i Savi con l'altra macchina. Fabio scende dall'auto e gli spara due colpi. (2 morti e 1 ferito)
15.
Ore 22.50 I Savi sono in macchina nel quartiere Pilastro in cerca di auto da rubare. Una pattuglia di Carabinieri li raggiunge e li supera. Roberto dal finestrino spara cinque colpi contro la radiomobile. L'auto dei Carabinieri accelera e va a sbattere contro i cassonetti dell'immondizia. Si attiva il sistema d'allarme. Uno dei Carabinieri scende dall'auto, mentre un secondo arma il mitra. Arrivano i Savi e sparano tre colpi. Uno dei proiettili uccide un Carabiniere, un altro spegne l'allarme. I due Carabinieri ancora in vita sparano contro la Uno bianca. Fabio spara sei colpi di fucile verso i Carabinieri. Roberto e Alberto sparano a loro volta. Roberto dà il colpo di grazia ai due Carabinieri. (3 morti)
16.
Ore 13.30 circa Roberto e Fabio Savi aspettano in macchina che il gestore prelevi l'incasso. L'uomo libera il cane da guardia. Fabio scende dall'auto e il cane gli corre incontro. Fabio spara e ferisce di rimbalzo il gestore. Spara ancora e uccide il cane. Il gestore si gira per soccorrere il cane mentre i soldi dell'incasso gli cadono dalle tasche. Fabio spara due colpi e lo uccide. I Savi fuggono ed il denaro resta a terra. (1 morto)
17.
Ore 1.00 circa Tre Carabinieri sono di pattuglia a bordo di una Ritmo mal funzionante. I Savi li incrociano casualmente e temono un controllo. Quindi si fermano e aprono il fuoco contro i militi. Nonostante le ferite, i Carabinieri riescono a fuggire. (3 feriti)
18.
Ore 9.30 Fabio Savi chiede di vedere una pistola. Roberto Savi entra poco dopo e chiede di vedere delle munizioni. Fabio si fa mostrare un'altra pistola. Entra nell'armeria un aiutante della proprietaria. Fabio estrae dalla tasca un caricatore e lo inserisce nella pistola. Spara due colpi contro l'aiutante, prima lo ferisce, poi lo finisce. Spara altri due colpi contro la proprietaria, uccidendola. (2 morti)
19.
Ore 19.00 circa I Savi arrivano a tutta velocità e chiedono subito l'incasso. Il gestore non vuole credere che sia una rapina. La moglie gli dice di dar loro i soldi. Il gestore strattona Fabio e gli tira in faccia il portafogli. Fabio gli scarica più di mezzo caricatore addosso. Fuga. (1 morto)
20.
Ore 2.15 circa Tre ragazzi senegalesi vengono notati dai Savi ad una sagra di paese. Quando i tre vanno via in macchina, i Savi li seguono cercando di fermarli. Roberto si sporge dal finestrino e spara quattro colpi al lunotto della loro auto. Fabio li costringe ad accostare contro il guardrail. Roberto spara mezzo caricatore e uccide due di loro. I Savi in fuga non si fermano ad uno stop e rischiano un incidente con un'altra auto. A quel punto tornano indietro ed iniziano ad inseguirla. Roberto spara alcuni colpi contro il lunotto. L'auto entra in paese e fa perdere le sue tracce. (2 morti 4 feriti)
21.
Ore 12.30 circa Dopo una rapina i Savi si dirigono verso Gradara. Una ritmo li segue per alcuni chilometri, poi li supera e li fa accostare. Scendono due poliziotti in borghese. Roberto spara immediatamente. I poliziotti cadono a terra feriti. I Savi li raggiungono per dar loro il colpo di grazia. A Fabio si inceppa la pistola. Roberto non spara. Fuga immediata. (2 feriti)
22.
Ore 8.30 Fabio Savi ferma il direttore della banca prima dell'apertura della filiale. Entrato, si fa consegnare il denaro. Compiuto il colpo, i Savi vanno via. Durante il cambio macchina incontrano un autotrasportatore a bordo di un furgone. Lo sequestrano e lo caricano in macchina. Il giovane li guarda ripetutamente in faccia. I Savi gli ordinano di non guardare. Spazientiti, lo fanno scendere. Roberto lo uccide con undici colpi di pistola. (1 morto)
23.
Ore 8.00 I fratelli Savi si presentano all'apertura della banca. Fabio prende sottobraccio un'impiegata, le dice che è un nuovo collega. L'impiegata cerca di divincolarsi. Fabio le dice che è una rapina. L'impiegata con uno strattone si divincola e corre verso l'officina adiacente. Un meccanico esce dall'officina mentre sopraggiunge un suo collega. Fabio raggiunge i complici in macchina. Roberto gli ordina di sparare. Fabio spara una decina di colpi contro i due uomini. (1 morto e 2 feriti)
24.
Ore 18.00 circa Un impiegato della banca esce dalla sede ed entra in macchina. Fabio Savi entra a sua volta dal lato passeggero e lo costringe a tornare nella filiale per rapinarla. L'impiegato entra fra le porte blindate. Fabio lo ferma perché teme di rimanere intrappolato. Fabio indietreggia e spara tre colpi. Si accorge che un idraulico lo sta guardando. Gli spara un colpo in pancia. L'idraulico cadendo si nasconde dietro le macchine in sosta. Fabio cerca di colpirlo e spara due volte. Fuga. (2 feriti)
25.
Ore 8.10 Il direttore della banca arriva ad aprire la filiale. Gli si avvicina Fabio Savi. Parlano per pochi secondi. Fabio si scosta e gli spara al petto. Mentre sta per andarsene, si gira e gli spara un altro colpo in testa. (1 morto)
26.
Ore 8.15 circa I dipendenti della banca cercano di entrare, ma le porte non funzionano. Arriva Fabio Savi e gli chiedono se è la guardia giurata. Fabio sta al gioco, poi dice che è una rapina. Un impiegato gli chiede di tornare un'altra volta. Fabio irritato vuole entrare, ma torna verso l'auto dove lo aspetta il fratello Roberto. Si gira di scatto e spara cinque colpi ferendo due dipendenti. Il direttore si accascia al suolo e non viene colpito dai due colpi a lui destinati. Fuga. (2 feriti)
27.
Ore 20.00 Vinto dalla vergogna, Giuliano Savi, padre di Roberto, Fabio ed Alberto, si suicida ingerendo psicofarmaci all'interno della Uno bianca di sua proprietà.

about

[ITA] Uno Bianca è il quarto album di BOLOGNA VIOLENTA uscito il 24 febbraio 2014 grazie a Woodworm, Wallace Records e Dischi Bervisti.
Il disco è un concept album basato sui crimini della banda della Uno Bianca, un gruppo di banditi composto da cinque poliziotti ed un civile, attivo a Bologna e dintorni (dal 1987 al 1994), che ha compiuto più di cento colpi, uccidendo ventiquattro persone e ferendone più di cento.
La banda, guidata dai fratelli Roberto e Fabio Savi, si è sempre contraddistinta per la brutalità delle sue azioni che non risparmiavano la vita a chi si fosse messo tra i delinquenti e il loro scopo.
Il disco ripercorre in ventisette tappe la sua storia criminale, una sorta di colonna sonora immaginaria dei suoi colpi peggiori, perpetrati ai danni di distributori di benzina, caselli autostradali, banche e supermercati.
L'album è caratterizzato dalle sonorità tipicamente estreme del progetto, rese ancor più drammatiche dall'uso massiccio delle orchestre d'archi. La “forma canzone” è definitivamente abbandonata a favore di strutture che ricalcano lo svolgersi degli avvenimenti, così come viene riportato dagli atti processuali.
BOLOGNA VIOLENTA vuole omaggiare la città di Bologna raccontando in musica una delle pagine più violente della sua storia e lo fa con un disco oscuro, dove le campane a morto risuonano pesanti per ricordare la tragedia e la follia di quei momenti.

[ENG] Uno Bianca is the fourth BOLOGNA VIOLENTA's full lenght album, out on February 2014 thanks to Woodworm, Wallace Records and Dischi Bervisti.
This concept album is based on the crimes of the “Banda della Uno Bianca”, a gang formed by five
policemen and a civilian operating in the Bologna area (from 1987 to 1994), which made more than
hundred crimes, killing twenty four people and wounding more than hundred.
The gang's name is taken from the type of car used for the crimes, a white Fiat Uno, very popular in
Italy in those years.
The gang, led by Savi brothers, has always been known for the brutality of its operations that
didn't save the lives of those who was between criminals and their purpose.
The album goes over twenty-seven steps in its criminal history, a sort of imaginary soundtrack of
the gang's worst crimes against gas stations, motorway tollbooths, banks and supermarkets.
Uno Bianca is characterized by extreme sounds, made even more dramatic by the massive use of
string orchestras. The song form is completely abandoned, the track structures are modeled on the
progress of events, as reported by the procedural acts.
BOLOGNA VIOLENTA wants to pay homage to the city of Bologna, telling through music one
of his most violent stories ever. He does it with an extremely dark album, in which the death bell
rings to remember the tragedy and madness of those times.

credits

released February 24, 2014

Il disco è stato registrato, mixato e masterizzato tra luglio e dicembre 2013 a Casa Violenta da Nicola Manzan con l'aiuto di Nunzia Tamburrano.

Tutte le musiche sono di Nicola Manzan.

Tutti i brani sono editi da Kizmaiaz Edizioni Musicali.

Foto di copertina: Venanzio Raggi - Rimini Press (per gentile concessione della Biblioteca Civica Gambalunga del Comune di Rimini).

Concept grafico: Nicola Manzan e Nunzia Tamburrano.
Realizzazione grafica: eeviac | sonsofmusic.net

Woodworm / Wallace Records / Dischi Bervisti - 2014
Woodworm018 / wallace165 / DB11
(SIAE 2014)

www.bolognaviolenta.com
www.woodworm-music.com
www.wallacerecords.com
dischibervisti.bandcamp.com
www.audioglobe.it
info@kizmaiaz.it

Contatto stampa:
dischibervisti.com
press@dischibervisti.com

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all rights reserved

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about

BOLOGNA VIOLENTA Treviso, Italy

BOLOGNA VIOLENTA is a musical project of Nicola Manzan, a violinist and poly-instrumentalist from Treviso, who in the past few years has worked both in studio and on stage with many bands in the italian and international scene.
The project was born in 2005 and until now it has 4 album released and lot of EP's, remixes and singles in various compilations.
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